Alla fine sono arrivate le dimissioni del presidente uscente, di tutti i candidati eletti nella sua lista a determinare il commissariamento del Consorzio di Bonifica Cellina Meduna di Pordenone. Questo atto che porta alla decadenza dell’intero consiglio rappresenta un duro colpo per un ente investito da una ben nota vicenda giudiziaria che vede indagati i vertici politici e tecnici con una decina di avvisi di garanzia e ipotesi di reato che secondo la Procura della Repubblica vanno dall’abuso d’ufficio alla omissione di atti d’ufficio, turbativa d’asta in relazione agli appalti e peculato, con perquisizioni e sequestri che hanno gettato il consorzio all’ interno di una vera e propria bufera giudiziaria. Spiace constatare come la netta maggioranza espressa dai quindici rappresentanti della lista Coldiretti-Confagricoltura e da tutti i nove rappresentanti dei comuni non siano stati messi nelle condizioni di poter eleggere il presidente, gli altri organi e poter in poche parole, governare e gestire l’ente. Ostruzioni e meline del presidente uscente hanno di fatto impedito lo svolgimento del consiglio dei delegati non curanti delle osservazioni della Regione FVG che sono state completamente disattese ed inascoltate.
Una situazione paradossale anche alla luce dell’ indagine giudiziaria in atto, lesiva del rispetto dei consorziati e dell’ esito elettorale. Giova ricordare come la maggioranza espressa dalla lista Coldiretti-Confagricoltura, uscita vittoriosa dalla tornata elettorale, all’interno del consiglio dei Delegati abbia da subito trovato sinergia d’intenti e di progetti con le amministrazioni locali schierate apertamente ed in maniera coesa verso un cambiamento ed un rinnovamento del consorzio basato su un programma di lavoro definito.
Le dimissioni hanno impedito tutto questo e hanno messo la Regione Friuli Venezia Giulia, nella condizione di dover commissariare. La Giunta regionale, infatti, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, non ha potuto fare altro che deliberare lo scioglimento degli organi e procedere alla nomina del commissario nella persona di Stefano Bongiovanni attuale dirigente del consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento che dovrà portare l’ ente a nove elezioni e gestire l’ordinario.
Come organizzazione di rappresentanza non ci nascondiamo dietro ad un dito e non nascondiamo la nostra grande preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare. La vicenda giudiziaria che coinvolge tutti i vertici tecnici e politici dell’ente con capi d’accusa estremamente gravi unita alla mancanza di un consiglio di amministrazione ha determinato un blocco operativo del consorzio e una conseguente ulteriore perdita di operatività. Proprio in un momento così delicato per tutto il settore agricolo della nostra provincia ci ritroviamo completamente fermi. Alla vigilia di un Piano di Sviluppo Rurale importantissimo per le nostre aziende dove gli investimenti sull’irrigazione rappresenteranno una delle linee di finanziamento prioritarie. Ma si rimarrà completamente fermi anche per quanto riguarda l’attività di bonifica, di difesa e conservazione del suolo, per la regolazione delle acque, la salvaguardia dell’ambiente e del territorio agricolo e dell’incolumità umana.
Spiace constatare come questa situazione sia stata causata proprio per la mancanza di responsabilità di chi prima dichiara di voler lavorare per il bene del consorzio e dei consorziati. Le dimissioni sono chiaramente un grave gesto di irresponsabilità ed evidenziano un modo di operare che non risolve i problemi e che di fatto porta alla paralisi. Da parte nostra e da parte di tutte le aziende, le amministrazioni locali e di tutte le persone che si sono impegnate con noi in questo percorso di rinnovamento continueremo a lavorare sulla strada giustamente intrapresa affinché questo ente possa riprendere l’attività ed essere al servizio delle aziende in trasparenza e democrazia.
15 Dicembre 2014
CONSORZIO CELLINA MEDUNA ARRIVATO IL COMMISSARIO