15 Luglio 2010
A FANNA IL PRESIDIO PER DIRE NO AGLI OGM E CHIEDERE IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ

“Non accetteremo che le multinazionali usino il Fvg come cavallo di Troia per far passare in Italia le coltivazioni Ogm. Il presidio è solo il primo atto di Coldiretti in difesa delle leggi, di una agricoltura italiana tipica e legata al territorio”. Così Dario Ermacora presidente di Coldiretti del Fvg, davanti a quasi un migliaio di imprenditori agricoli giunti da tutto il Fvg e dalle province di Treviso e di Venezia nel campo sportivo di Fanna (Pn), a poche centinaia di metri da uno dei campi coltivati con mais Ogm, hanno chiesto con forza il rispetto della legalità tanto sugli Ogm quanto sulle quote latte.
Che a Fanna sia cominciata una importante partita “nazionale” s’era capito subito, anche dall’arrivo da Roma di Stefano Masini, capo area ambiente della Coldiretti nazionale, che ha portato i saluti del presidente nazionale di Coldiretti Marini e dalla presenza di Giorgio Piazza, presidente della Coldiretti del Veneto e membro della giunta nazionale. Una consapevolezza cresciuta poi con una dichiarazione di fuoco del presidente del Veneto Luca Zaia che ha annunciato l’intenzione di “portare in tribunale e di chiedere il risarcimento dei danni a chiunque minacci la biodiversità dell’agricoltura veneta. I cittadini veneti, come del resto oltre il 70% degli italiani – ha dichiarato Zaia - sono contrari agli Ogm. Una contrarietà motivata, dal punto di vista tecnico, dall’assenza di condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni Ogm e coltivazioni Ogm-free, come previsto dalla legge”.
Non meno dure sono state le dichiarazioni del presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani che si è schierato a fianco di Coldiretti sia contro gli Ogm sia sulla vicenda delle quote latte così pure quelle dell’assessore provinciale all’agricoltura della Provincia di Gorizia Mara Cernic e del consigliere regionale del Pdl Paolo Santin che ha portato la solidarietà del gruppo consiliare del Pdl del Fvg. Fra i presenti i presidenti di Coldiretti di Pordenone Cesare Bertoia, di Udine Rosanna Clocchiatti, di Trieste Dimitri Zbogar, il vice presidente di Gorizia Adriano Gall, il direttore di Coldiretti del Fvg Elsa Bigai che ha coordinato i lavori e gli interventi mantenendo alta la soglia dell’attenzione nonostante un caldo africano, il delegato dei giovani di Udine Denis Novello, il presidente dell’Aiab Toni Zambon, una delegazione del Wwf. Hanno aderito alla manifestazione Aprobio, Slow food e Federconsumatori Fvg.
“Proprio quando, con una decisione storica, la Commissione Europea, prendendo atto della forte opposizione dei cittadini europei, ha dato finalmente la possibilità agli Stati membri di decidere liberamente se coltivarli o meno, in Italia, meglio in provincia di Pordenone, nelle campagne di Fanna – ha detto Masini della Coldiretti nazionale – le multinazionali tentano di far passare, nel totale disprezzo delle leggi e con grande arroganza, coltivazioni Ogm. E’ una provocazione inaccettabile alla quale Coldiretti e molte istituzioni, che hanno a cuore gli interessi reali delle imprese agricole e non quelli di poche multinazionali, hanno saputo rispondere con forza e determinazione, ma occorrerà continuare su questa strada”. Il direttore di Coldiretti Fvg Elsa Bigai: “Gli Ogm non servono alla nostra agricoltura perché non portano vantaggi economici. Nel lungo periodo si è dimostrato che i terreni coltivati ad Ogm e con uso di fitofarmaci a cui sono resistenti sono meno produttivi; le sementi hanno prezzi che sono da 2 a 4 volte maggiori di quelle comuni a causa delle royalty; sul mercato i prezzi dei prodotti Ogm hanno quotazioni inferiori del 30%; in Europa sono coltivati in 6 Paesi (Spagna, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Portogallo, Polonia) su 27 e le superfici sono scese del 12%”.
All’indomani della decisione della commissione Ue Coldiretti ha lanciato, proprio a Fanna, una petizione indirizzata al presidente della Regione Renzo Tondo con la quale chiede che Consiglio Regionale del Fvg si esprima e voti una legge che dichiara il Friuli Venezia Giulia territorio libero da Ogm. “Coldiretti – ha ricordato Bigai - ha presentato una proposta condivisa da 58 associazioni ai capi gruppo da tempo e non troppo tempo fa quasi 100 Comuni del Fvg ha approvato delibere che andavano in questa direzione. Ora, che occorre fare la cose sul serio, Coldiretti chiama tutti a raccolta, cominciando dalle istituzioni”.
Al termine della manifestazione una piccola delegazione di Coldiretti guidata dal presidente di Pordenone Cesare Bertoia e dal responsabile nazionale Stefano Masini si è recata presso uno dei campi coltivati a mais Ogm, presidiati dalle forze dell’ordine. E’ stato evidenziato che a distanza di oltre due settimane dall’esposto di Coldiretti sulle colture illegali, nessuno abbia provveduto ad estirparle. “Più passa il tempo più aumenta il rischio di contaminazione delle altre coltivazioni di mais”, ha spiegato il presidente Bertoia. “Se a raccolto avvenuto si dovesse scoprire che sono state contaminate – aggiunge Bertoia – dovranno essere distrutte. Chi risarcirà?”.