A Rauscedo si è svolta la festa provinciale dell’associazione pensionati della Coldiretti di Pordenone. L’iniziativa si è svolta in concomitanza con la giornata del Ringraziamento della sezione locale della Coldiretti.
I Vivai cooperativi di Rauscedo hanno ospitato le centinaia di persone che hanno partecipato alla celebrazione della messa presieduta dal consigliere ecclesiastico regionale Don Paolo Bonetti e accompagnata dal coro parrocchiale.
Presenti numerose autorità, dirigenti e rappresentanti del mondo agricolo e cooperativistico. Tra queste il sindaco di San Giorgio della Richinvelda Annamaria Papais, il presidente regionale e provinciale dei pensionati Ennio Blasizza e Antonio Varaschin, il segretario nazionale e regionale dei pensionati Danilo Elia e Fabrizio Pressacco, il vice presidente provinciale della Coldiretti Pierangelo Spagnolo, il direttore e vice direttore della Coldiretti rispettivamente Roberto Palù e Walter D’Agnolo, il presidente di zona e di sezione Nadia Biasutto, il presidente dei Vivai Cooperativi Pietro D’Andrea, il presidente della cantina di Rauscedo Alfredo Bertuzzi e della Friulkiwi Antonino D’Andrea.
Dopo i saluti della presidente locale Biasutto, son seguiti numerosi interventi tra i quali quello dei sindaco Papais che ha posto in rilievo il ruolo dei pensionati e del settore agricolo.
Dal canto suo Varaschin ha ringraziato per la collaborazione e l’ospitalità. “Questo –ha detto- è un territorio di eccellenza dove i pensionati sono stati i fondatori di un sistema che oggi è all’avanguardia a livello nazionale.”
Spagnolo ha posto l’attenzione sulla responsabilità che la Coldiretti si è assunta in questo momento difficile per il nostro paese.
Su questo ragionamento si è collegato il direttore Palù che ha affermato come Coldiretti sia l’unica organizzazione che ha messo in campo un progetto che ha l’obiettivo di rilanciare il settore primario ma anche l’economia dell’intero paese. “Chi si lamenta e basta- ha rimarcato- e non propone niente non può risollevare le sorti del nostro paese”.
Don Paolo Bonetti nell’omelia ha espresso un forte richiamo al progetto culturale che Coldiretti sta proponendo, legato al lavoro dell’uomo, all’impresa, ma anche ai principi etici che esso contiene. ”Ringraziare –ha spiegato- non è facile. Ma la Coldiretti riesce ancora a fare questo perché il legame fra la terra, il lavoro e il progetto che sta realizzando, è un modo per ridare luce in questo momento buio”.
Da rilevare la scenografia realizzata da Bruno Leon e Bepi Fornasier nell’allestimento dell’altare con i prodotti della terra.
18 Novembre 2012
A Rauscedo la festa provinciale del pensionato e la giornata del Ringraziamento