22 Novembre 2010
Coldiretti: il mondo agricolo ringrazia ma disapprova i tagli alla Finanziaria

“Il mondo agricolo ringrazia, ma è fortemente preoccupato per i tagli che potrebbero derivare dalla Finanziaria regionale”.
Questo in estrema sintesi il concetto espresso dal presidente provinciale della Coldiretti Cesare Bertoia in occasione della giornata provinciale del Ringraziamento.
Claut ha ospitato la sessantesima edizione del Ringraziamento, un appuntamento che la maggiore organizzazione agricola provinciale ha dedicato alla montagna ma con un patema dettato dal bilancio regionale che potrebbe tagliare ulteriormente le risorse al settore primario.
La messa del Ringraziamento è stata concelebrata da padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti e dal parroco di Claut don Davide Corba.
Padre Renato nell’omelia ha ribadito l’importanza di ringraziare per quello che abbiamo, di impegnarsi per costruire una vita degna di essere vissuta e di lavorare con la capacità di mettersi insieme. Infine ha ricordato come l’agricoltura abbia la necessità di essere legata ad uno sviluppo sostenibile ma in questo senso ha ribadito che tutti dobbiamo essere custodi e collaboratori di Dio per raggiungere questo obiettivo.
Presenti per la Coldiretti il direttore Roberto Palù oltre a numerosi presidenti di sezione e dirigenti dell’organizzazione agricola della Valcellina ma anche dell’intero territorio provinciale. In rappresentanza delle istituzioni c’erano il vice presidente della giunta regionale Luca Ciriani, i sindaci di Claut, Cimolais ed Erto Casso rispettivamente Gionata Sturam, Rita Bressa e Luciano Pezzin quest’ultimo anche presidente del parco delle Dolomiti Friulane e l’assessore provinciale Giuseppe Bressa.
“Non siamo d’accordo né sui tagli né sui riparti. Su quest’ultimi –ha spiegato Bertoia- siamo contrari che fondi dell’agricoltura destinati al Piano di sviluppo rurale siano dirottati a capitoli dove le imprese non avranno alcun beneficio”.
La finanziaria regionale per il mondo agricolo prevede(dopo la diminuzione di diciannove milioni di euro nello scorso anno), un taglio di dieci milioni di euro(sei e mezzo in meno per gli stanziamenti nazionali e meno tre e mezzo per mano della Regione).
Cifre che fanno rabbrividire e che metterebbero in seria difficoltà le previsioni di investimenti, innovazione e lo sviluppo anche delle imprese agricole più virtuose.
“Oggi –ha affermato Bertoia- stiamo parlando di montagna, di un’area marginale e svantaggiata dove l’agricoltura ha rappresentato un modello sociale attraverso la difesa del territorio e l’occupazione. Oggi stiamo assistendo alla chiusura delle aziende e allo spopolamento. I risultati –ha continuato il presidente- li abbiamo sotto gli occhi. Le alluvioni dei giorni scorsi sono un esempio e i costi sono enormi e ben più alti delle risorse che servirebbero a queste imprese che per anni hanno garantito la gestione di queste aree”.
Concetti che il vice presidente della Giunta regionale Luca Ciriani ha colto e in proposito ha detto: “Dobbiamo riaccendere i riflettori sulla montagna e sull’agricoltura. Per troppo tempo il problema è stato sottovalutato. Non c’è economia –ha aggiunto- senza un reale rapporto con la terra. Il nostro impegno deve essere quello di ricostruire un legame fra la montagna e l’agricoltura per creare un naturale equilibrio che eviti disastri e dall’altro crei i presupposti affinché le aziende possano continuare a fare impresa tenendo conto delle peculiarità del territorio nel quale operano e dei benefici che attraverso il loro lavoro mettono a disposizione a favore dell’intera collettività”.