22 Luglio 2008
Coldiretti: una riunione operativa per discutere sulla risorsa acqua con il presidente nazionale dei consorzi di bonifica Gargano

“Il nostro Paese ha bisogno di più agricoltura per poter produrre di più e rispondere al fabbisogno alimentare che ha fatto aumentare i prezzi agricoli. Per fare questo abbiamo bisogno di un Piano irriguo che consenta di pianificare ed avere più disponibilità di acqua per l’agricoltura, ma per fare questo bisogna che la politica riconosca il nostro ruolo e sia a conoscenza dei problemi”.
Questo l’esordio Massimo Gargano presidente dell’Associazione nazionale  Bonifiche ed Irrigazione ad un incontro operativo organizzato dalla Coldiretti di Pordenone al quale hanno partecipato oltre che ai dirigenti dell’organizzazione anche i componenti del consiglio di espressione Coldiretti del Consorzio di bonifica Cellina Meduna.
Presenti tra questi il presidente della Coldiretti di Pordenone e il direttore Cesare Bertoia e Roberto Palù che ha coordinato i lavori, il direttore della Coldiretti regionale Elsa Bigai e il presidente del consorzio Cellina Meduna Americo Pippo.
Gargano ha quindi ricordato come il Friuli Venezia Giulia sia una regione che cresce nel sistema irriguo nazionale, perché è un territorio che ha trovato sintonia con la collettività. “Oggi – ha detto  - la risorsa acqua è diventata una questione centrale. I consorzi  di bonifica in tutti questi anni sono stati  fondamentali nel gestire questo patrimonio che sempre di più va pianificato e razionalizzato, stando attenti che sempre di più il settore alimenta l’attenzione di chi forse non ha lo stesso spirito di sussidiarietà e la cultura che in tanti anni i consorzi hanno messo a disposizione”.
Gargano ha quindi parlato anche della necessità nel prossimo futuro di realizzare il cosiddetto Piano invasi per poter convogliare e conservare le acque piovane che saranno un’altra risorsa strategica.
Dal canto suo il presidente Bertoia ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro e sulla necessità che tra Coldiretti e i consorzi si rafforzi sempre di più il rapporto di collaborazione. “Fare squadra – ha rilevato – significa dare risposte alle imprese ma anche al territorio, salvaguardando il suolo e il sottosuolo”.
Bertoia è entrato anche nel merito delle opere. “Dopo la diga di Ravedis – ha affermato – bisognerà pensare subito allo sbarramento di Colle per dare una risposta concreta ad un’altra area del territorio provinciale”.
Dal canto suo la Bigai ha ricordato come il confronto e l’integrazione tra le amministrazioni comunali e i consorzi di bonifica in regione sia stata una condizione che ha permesso di dare risposte non solo all’agricoltura ma all’intera collettività senza alimentare conflitti. “Per questo - ha dichiarato – bisogna che il sistema di gestione e di monitoraggio passi attraverso una pianificazione ed educazione, pensando in maniera aperta senza alimentare tensioni”.
Pippo ha posto l’accento sul fatto che i consorzi devono essere al servizio del territorio e per fare questo ci sia la necessità di adeguare le strutture. “Riconversione degli impianti, risparmio di acqua, costi di gestione – ha sottolineato – sono le priorità che anche nella nostra provincia dobbiamo adottare e che potranno essere realizzate con le risorse messe a disposizione ai consorzi. Per le aziende – ha aggiunto – si prospetterà la necessità di fare degli investimenti per l’adeguamento degli impianti e questi dovranno essere accompagnati con interventi di sostegno”.
Pippo ha infine sostenuto come il dialogo tra il consorzio Cellina e Meduna, le istituzioni, le organizzazioni agricole e la collettività abbia favorito in maniera positiva l’attività dell’ente e questo a beneficio di tutti.