17 Marzo 2008
Incontro tecnico:Prospettive della coltura del mais in relazione alle nuove normative sulle micotossine

La Coldiretti zona di San Vito al Tagliamento, in collaborazione con l’ essiccatoio intercomunale cereali Torricella ha organizzato un incontro tecnico sul tema: Prospettive della coltura del mais in relazione alle nuove normative sulle micotossine.
In qualità di relatori sono intervenuti  Mariolino Snidaro dell’Ersa e Enrico Puiatti del Ciase che ha portato il contributo con gli esempi di percorsi innovativi e di valorizzazione per la filiera mais e frumento.
Durante l’incontro sono stati trattate le corrette prassi agronomiche per ridurre il rischio di contaminazioni da micotossine, semine anticipate, varietà di mais medio precoci, raccolte anticipate, trattamento contro la piralide e concimazioni azotate equilibrate, e le eventuali alternative alla coltivazione del mais in Friuli.
Puiatti, tecnico Ciase di San Vito, ha illustrato i percorsi alternativi all’utilizzo del mais ed in particolare l’esperienza della cerealicola “Vieris” e della cooperativa “Blave di Mortean”. La prima ha ottenuto una certificazione relativa alla rintracciabilità di filiera ed al marchio regionale Aqua per la produzione di mais di qualità. La seconda ha ottenuto la certificazione di filiera secondo la norma UNI 10939. La serata che ha visto la partecipazione del direttore e del presidente della Cooperativa Torricella è stato seguita da numerosi imprenditori della zona ed ha messo in evidenza come percorsi orientati alla qualità del mais, non solo sono possibili, ma risultano vincenti in un ottica di competizione globale.
Snidaro ha sottolineato come il mais friulano, pur essendo a basso contenuto in micotossine, non sempre è in regola con i limiti imposti per l’uso umano. Inoltre con la probabile introduzione, nei prossimi anni, di limiti massimi di micotossine al mais ad uso zootecnico, la corretta gestione del prodotto dalla sua coltivazione e successivo stoccaggio appare improrogabile. Cenni sono stati pure dedicati alla possibilità di utilizzo agro-energetico del mais.