17 Dicembre 2009
Incontro Unci-Coldiretti: oltre duecento fra dirigenti e rappresentanti del mondo cooperativo pordenonese

Oltre duecento fra dirigenti della Coldiretti e rappresentanti del mondo cooperativo pordenonese, hanno partecipato all’incontro che ha visto in qualità di relatore Mauro Tonello, presidente nazionale di Unci-Coldiretti. Presenti tra gli altri Giorgio Grenzi referente per la attività economiche della Coldiretti nazionale, Cesare Bertoia, presidente Coldiretti Pordenone e Roberto Palù, direttore. È stato proprio quest’ultimo che in apertura ha spiegato come dopo la costituzione di Unci-Coldiretti e l’elezione del presidente nazionale dell’associazione, si sia avviato il processo organizzativo per far radicare l’associazione su tutto il territorio e quindi anche sulla nostra provincia.
Dal canto suo Bertoia ha affermato come la cooperazione nel comparto agricolo sia strategica in un momento di crisi come questa. “Una sana cooperazione –ha rilevato il presidente- oggi può dare una risposta anche in termini di ammortizzatore sociale. Chi in qualche modo –ha aggiunto- è impegnato come dirigente nel sistema cooperativistico, ha una grande responsabilità. Unci-Coldiretti –ha spiegato Bertoia- è la conferma che Coldiretti vuole entrare a pieno titolo anche sull’economico e gestirlo. Garantire il reddito alle aziende agricole –ha continuato-significa dare futuro alle imprese soprattutto quelle giovani. Per fare tutto questo –ha concluso- dobbiamo mettere il sistema in trasparenza e valutare tutte le opportunità per renderlo efficiente e rispondente alle nuove dinamiche di mercato”.
Tonello ha innanzitutto spiegato come Unci-Coldiretti, sia l’Associazione nazionale delle Cooperative agricole e di trasformazione agroindustriale che ha come obiettivo quello di realizzare la più grande centrale cooperativa agroalimentare a livello nazionale.
“Il nuovo soggetto associativo –ha detto Tonello- rappresenta la cooperazione che vuol far crescere le imprese e abbraccia compiutamente l’idea di dar vita ad una filiera tutta italiana firmata dagli stessi agricoltori, che renda visibile e riconoscibile l’italianità nei confronti del consumatore e distingua l’intero prodotto agricolo autenticamente Made in Italy, basandosi –ha aggiunto- sulla trasparenza della filiera, sull’identificazione dell’origine in etichetta e sul legame del prodotto con il territorio di riferimento”.
Tonello dopo aver spiegato il progetto ha motivato la scelta di costituire la nuova associazione.
“Dopo aver tentato la strada del dialogo –ha dichiarato- non abbiamo trovato convergenze con la maggiore associazione che rappresenta le cooperative. Purtroppo –ha aggiunto- c’è stata anche una scarsa condivisione del progetto che ha come obiettivo la difesa della produzione agricola italiana anche sui tavoli europei. Da questi presupposti abbiamo voluto costituire Unci-Coldiretti, perché cooperazione e Coldiretti condividano in pieno e sviluppino il progetto per le imprese agricole italiane. Oggi –ha rilevato- non è così. Ci sono troppi amministratori che non fanno gli interessi di chi vive di agricoltura. Discutere e confrontarsi all’interno di Coldiretti e la cooperazione –ha precisato- dovrebbe essere alla base dell’attività quotidiana. Fino a oggi –ha concluso- questo non è stato possibile, ma crediamo che con la nuova associazione di affermare questo principio anche partecipando ai tavoli ministeriali dove per il momento non abbiamo fatto richieste, ma abbiamo fatto solo proposte basate sulla nostra progettualità”.
Tonello, infine ha invitato gli amministratori delle cooperative ad aderire ad Unci-Coldiretti e ha rivolto un appello: ”partecipate alla nostra vita associativa, valutate il nostro operato, considerate le nostre proposte e giudicate la nostra attività. Noi siamo aperti anche alle critiche e al confronto, ma fate altrettanto –ha concluso- anche nelle sedi e nei consigli delle cooperative dove oggi rappresentate centinaia di imprese agricole”.
Sono seguiti numerosi interventi che hanno messo in luce l’esigenza di avviare sul territorio un ampio dibattito sul ruolo della cooperazione agricola.