28 Aprile 2008
Made in Italy, territorio, qualità e prezzi un convegno Coldiretti alla sagra del vino

Made in Italy, territorio, qualità e prezzi. Questo è stato il tema del convegno che la Coldiretti di Pordenone, in collaborazione con le sezioni di Casarsa e San Giovanni e la cantina La Delizia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Pro loco, ha organizzato nell’ambito delle iniziative per la 60a edizione della sagra del vino.
In qualità di relatori sono intervenuti Rolando Manfredini responsabile area Sicurezza alimentare della Coldiretti nazionale ed Elsa Bigai direttore Coldiretti del Friuli Venezia Giulia.
Presenti tra gli altri il presidente della Coldiretti provinciale e il direttore Cesare Bertoia e Roberto Palù, il sindaco Angioletto Tubaro e l’assessore Venanzio Francescutti, il presidente della pro loco Stefano Polzot, il presidente della cantina La Delizia Renzo Colussi e i presidenti di sezione della Coldiretti di Casarsa e San Giovanni Lorenzo Colussi e Tomaso Fabris e il segretario di zona Vinicio Milan..
“La sicurezza alimentare dipende da tanti fattori come le regole ma anche dall’autonomia e cioè dall’autosufficienza che una nazione ha nel produrre beni primari agroalimentari”.
Questo è stato uno dei concetti espressi da Manfredini che ha parlato di sovranità alimentare come strumento per garantirsi anche la sicurezza.
“Il cibo sta diventando sempre più un termine di paragone – ha sostenuto – perché i prodotti e le scorte sono fortemente diminuite in questi mesi. Oggi - ha detto – l’agricoltura è diventata centrale, il bene terra ha riacquisito valore perché di fondamentale importanza nella produzione di prodotti come riso, grano, mais che dall’inizio dell’anno hanno subito forti impennate nei prezzi”.
Manfredini ha quindi parlato di pirateria agroalimentare e frodi. “La Coldiretti – ha spiegato – ha raccolto milioni di firme per far si che ci sia l’obbligo di dichiarare l’origine dei prodotti in etichetta. Dobbiamo lavorare e impegnarci tutti – ha concluso – perché questo sistema di controllo sia esteso”.
Dal canto suo la Bigai ha posto in rilievo l’importanza di differenziare e valorizzare tutte le nostre produzioni legandole al territorio.
“Abbiamo bisogno – ha detto – ora che l’agricoltura è centrale  di insistere su un sistema di regole e controlli. A livello regionale dobbiamo lavorare affinché dall’agricoltura si crei un modello di sviluppo dove il comparto primario sia letto come sistema agroalimentare del Made in Friuli”.
Il direttore della Coldiretti ha quindi toccato altri due argomenti: risparmio del territorio e tavolo agroalimentare. “Il bene terra – ha rilevato – è un patrimonio sempre più prezioso che deve essere preservato. Non ci possono essere più scempi consentiti anche dall’inadeguatezza delle leggi urbanistiche che compromettono l’attività delle imprese agricole e la produzione di cibo ”. La Bigai ha definito il tavolo agroalimentare come “lo strumento per individuare i punti critici delle filiere e da questi creare le strategie per trovare le soluzioni”.
Il presidente della Coldiretti Bertoia ha definito il convegno come un’opportunità per capire ed ha insistito sul fatto che solo attraverso una sinergia tra i diversi settori produttivi e le filiere si potranno ottenere quei risultati che possono dare risposte concrete alle imprese anche in termini di reddito. Sono intervenuti tra gli altri i presidenti di sezione Colussi e Fabris che hanno posto in rilievo il fatto che attraverso  la collaborazione con la Pro loco e l’amministrazione comunale la Coldiretti e l’agricoltura abbiano riacquisito centralità nell’ambito delle manifestazioni della Sagra del Vino.