Monica Martini è la nuova responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa Pordenone. Martini conduce assieme al fratello un’azienda agricola a Cordenons a indirizzo orticolo e frutticolo con metodo biologico. È un’azienda accredita a Campagna Amica, la rete delle imprese agricole in vendita diretta, attività che svolge nello spaccio aziendale e al mercato coperto di Pordenone.
«L’esperienza che ho maturato nel precedente coordinamento provinciale – ha esordito Martini subito dopo l’elezione – la metterò a disposizione per affermare il ruolo delle donne e delle imprenditrici agricole all’interno e all’esterno della nostra organizzazione. L’assemblea – ha proseguito la neoresponsabile delle donne di Coldiretti – dimostra il potenziale che le imprese al femminile possono esprimere dal punto di vista economico e sociale, ma anche dal lato creativo e innovativo. Da queste basi lavoreremo per sviluppare quanto di meglio le nostre imprese già fanno».
All’incontro sono intervenuti tra gli altri il presidente di Coldiretti Pierangelo Spagnolo, il direttore Antonio Bertolla, la responsabile e la coordinatrice regionali di Donne Impresa, rispettivamente Luisella Bertolini e Vanessa Orlando, il delegato provinciale dei giovani Francesco Nocente.
Spagnolo si è soffermato sulla figura e sulla funzione delle donne in famiglia e nell’impresa. «La vostra abilità – ha detto – è quella di saper coniugare e di svolgere più ruoli nello stesso tempo. A voi va il merito di essere mamme, mogli e imprenditrici e di fare tutto questo con grande spirito di iniziativa e contribuendo spesso e volentieri ad essere interpreti del cambiamento e della crescita delle nostre imprese».
Su questo concetti si è soffermato il direttore Bertolla che ha parlato del progetto di Coldiretti. «Avete avuto sempre un ruolo primario – ha sostenuto – nella traduzione delle intuizioni che Coldiretti ha avuto nel portare avanti idee che hanno rafforzato l’alleanza tra mondo agricolo e consumatori. Oggi dobbiamo consolidare questa posizione e la petizione denominata Stop al cibo falso che la nostra organizzazione ha lanciato a difesa del made in Italy, ci vede tutti portatori di interessi nel sostenere questa battaglia a difesa della nostra economia, dell’agricoltura, della qualità del cibo a tutela della nostra salute».
Bertolini in qualità di responsabile regionale ha sostenuto la necessità di individuare modelli virtuosi di imprenditrici e imprese che possano essere d’esempio sul territorio per trasmettere la cultura d’impresa. «Dobbiamo far conoscere di più quello che sappiamo fare. L’agricoltura è un settore centrale della nostra economia, così come sono le donne imprenditrici agricole. Da questi punti dobbiamo lavorare per far emergere quanto ancora possiamo dare».
Da parte sua Orlando ha parlato di donne protagoniste. «Coldiretti Donne Impresa – ha spiegato – non ha la funzione di creare un gruppo a difesa delle donne, ma al contrario ha il compito di rendere le donne protagoniste nella vita quotidiana, in famiglia e nell’impresa. Donne inserite a pieno titolo nella società che devono sempre più essere capaci di esprimere e valorizzare quel fenomeno e quel processo di cambiamento di cui sono state interpreti ma che deve continuare anche in sintonia con il progetto Coldiretti».
Infine Nocente in rappresentanza dei giovani ha puntualizzato come la collaborazione con le donne sarà strategica per raggiungere numerosi obiettivi.
Il coordinamento Donne ImpresaOltre a Monica Martini, fanno parte del coordinamento: Cristina Barbariol, Daniela Bianchet, Nadia Biasutto, Alberta Bulfon, Alice Cella, Letizia Chiarot, Fabrizia Cortina, Jessica Covre, Sonia Della Libera, Ilaria Laurora, Barbara Lenarduzzi, Monica Martini, Nadia Morassi, Diana Nocente, Barbara Panont, Monia Schicariol, Vivianne Toffoli, Marica Turchetto e Paola Violin.