Il consiglio comunale di San Vito al Tagliamento ha approvato il nuovo regolamento di Polizia rurale. Nonostante il Comune abbia coinvolto le sezioni della Coldiretti locale, che supportate dai tecnici della federazione provinciale hanno fatto delle proposte e valutazioni ben precise, il risultato in alcuni punti del documento è molto distante dalle reali esigenze delle imprese agricole (aziende agricole ben consapevoli delle esigenze ambientali e del rispetto dei cittadini residenti).
Primo problema le distanze da rispettare per i trattamenti fitosanitari che non trovano nessun supporto di carattere tecnico. Infatti non tengono conto della tecnologia moderna e quindi non premiano le aziende che hanno investito nel campo delle attrezzature più moderne.
La proposta di Coldiretti era quella di utilizzare le linee guida del regolamento di polizia rurale provinciale, che era stato predisposto con il confronto di tutti i comuni rappresentati dall’Anci, dagli enti tecnici e di controllo (Osservatorio per le malattie delle piante della Regione, l’Arpa, Ass, Ispettorato agricoltura); ciò a garanzia di una valutazione ampia e competente delle problematiche che comporta una redazione di un regolamento di Polizia rurale.
Sugli effluenti zootecnici Coldiretti aveva proposto di diminuire le distanze di smaltimento a fronte di un interramento immediato, favorendo in questa maniera l’utilizzo di sostanze organiche in sostituzione di concimazioni con prodotti di sintesi chimica.
La Coldiretti, con le sezioni del sanvitese, apprezza il coinvolgimento da parte dell’Amministrazione Comunale, ma esprime forti perplessità a seguito della decisione del consiglio comunale di San Vito al Tagliamento di approvare tale regolamento, che non ha tenuto conto se non in minima parte delle proposte della imprese agricole del territorio.
21 Luglio 2015
Regolamento polizia rurale: Comune distante dalle imprese agricole