«I nostri migliori auguri a Stefano Patuanelli, nuovo ministro delle Politiche agricole». Il delegato Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Giovanni Benedetti commenta con favore la nomina di un triestino doc «che ha già dimostrato capacità e impegno nelle battaglia a difesa del vero Made in Italy agroalimentare». Una posizione rimarcata anche dal presidente nazionale Ettore Prandini nel ringraziare Teresa Bellanova per l’importante lavoro fatto insieme.
Patuanelli, 46 anni, triestino, è stato ministro dello Sviluppo economico nel secondo esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Laureato a pieni voti in Ingegneria edile nell’università della sua città, ha lavorato in diversi studi di architettura e ingegneria. Attivista 5 Stelle della prima ora — già nel 2005 era nei gruppi “Amici di Beppe Grillo” — è stato, tra il 2011 e il 2016, portavoce del MoVimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Trieste. Alle elezioni del marzo 2018 è stato eletto nella circoscrizione Friuli Venezia Giulia, ed è poi diventato capogruppo al Senato.
«Siamo fiduciosi che l’intero nuovo esecutivo guidato dal premier Mario Draghi – sottolinea Prandini – saprà valorizzare l’agroalimentare nazionale che è diventato nell’emergenza Covid la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi e garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro, ma è anche leader in Europa grazie ad una agricoltura da primato per qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale».
Da parte di Benedetti la convinzione che il nuovo ministro, «che ben conosce il territorio regionale, saprà valorizzare i suoi punti di forza, a partire dal prodotto vino, tra i più apprezzati al mondo, ma sarà anche attento a un nodo irrisolto, quello della fauna selvatica».
Le sfide le ricorda il presidente Prandini: «Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici, interventi specifici nei settori deficitari e in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan. Occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese e l’agroalimentare è stato l’unico settore cresciuto all’estero nel 2020 facendo registrare il record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, nonostante le difficoltà della pandemia Covid».
13 Febbraio 2021
Stefano Patuanelli nuovo ministro delle Politiche agricole Coldiretti Fvg: «Saprà valorizzare le ricchezze del territorio»