Tutelare e valorizzare. Sono due concetti imprescindibili per rilanciare tutti i comparti che costituiscono l’agricoltura italiana. Un esempio per il nostro territorio è il settore vitivinicolo. Il Prosecco è la dimostrazione. La filiera è stata messa in trasparenza. La produzione regolamentata. I risultati si vedono.
La Doc Friuli è un altro passo in avanti in questo senso. Sarà uno strumento strategico per dare identità, e per fare promozione che veda coinvolta tutta la viticoltura del Friuli Venezia Giulia.
Ci aspettiamo la stessa conclusione per la Doc Pinot Grigio. Il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Pordenone contano una produzione importante. Fare trasparenza con la Doc, eliminerebbe dal mercato produzioni che creano confusione. Sarà la chiave di volta per i produttori che finalmente vedranno riconosciuto il giusto prezzo per una varietà di uva che sul mercato si distingue ma che troppo spesso è oggetto di compravendite poco chiare.
Il rilancio dell’agroalimentare passa attraverso la qualità frutto del lavoro dei produttori agricoli, che devono necessariamente essere tutelati da regole semplici ma indispensabili.
Investire sulla tracciabilità e le certificazioni è una sfida che dobbiamo affrontare per tutti i settori della nostra agricoltura.
Il futuro passa creando delle filiere certificate che garantiscano ai consumatori il prodotto. Tutto questi significa creare le condizioni per affrontare i mercati internazionali nel modo appropriato.
Siamo partiti con il piede giusto con il settore vitivinicolo, dobbiamo proseguire con questa mentalità per tutti i comparti. È una scommessa importante. È la via che ci potrà dare soddisfazioni.
23 Febbraio 2016
TUTELARE E VALORIZZARE INVESTIRE SULLA QUALITÀ